Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
lunedì 23 gennaio 2012
Onde fredde
Dall'abisso infinito dove la mia anima stanca scivola vorticosamente, vedo giungere le onde fredde della solitudine;
l'ultimo sorriso è un ricordo svanito nella lontana palude del non ritorno;
il sangue inerme trascinato dalle onde fredde bagna le sponde dei lontani confini della serenità;
un armonia mortale risuona nelle orecchie di un anima alla deriva delle onde fredde della fine;
al passaggio della cometa della disperazione, si rivolge lo sguardo alle stelle della
speranza;
abbandonare il superfluo essere di una finta gioia collettiva, nuotando nel mare della solitaria inquietudine trascinato dalle onde fredde;
il grido di disperazione trova il muro della vergogna e si disperde nelle onde fredde di una fine imminente.
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