sabato 29 settembre 2012

Frammenti


Camminare per le Ramblas, scendere poi per Carrer Ferran arrivando alla fermata di St.Jaume. Risalire da Via Laietana fino al Porto riempirsi i polmoni della brezza marina. Tornare poi fino al Raval passando dal Borne e dal Barrio Gotico. Cosi per Pierre passeggiava spendendo le sue domeniche, abbandonandosi alla città. Concedendosi il lusso dell'ultima utopia rimasta. L'appartenenza ad un luogo.
Aveva perso il suo scritto. Un foglio bianco con su scritto il racconto della sua felicità. Preso dal mare. Così Pierre, la domenica, si ritrovò a camminare su quella terrazza, guardando il mare mosso in lontananza, mentre cercava di capire. Capire come gli eventi si susseguano in uno scontro di casualità che possono sconvolgere le nostre vite. Momenti in cui ci si perde. Si rimane prigionieri. Non se ne esce più se non siamo capaci di rinchiudere nei ricordi gioie, malinconie e nostalgie. Il pensiero di quando si era per essere. Si era ciò che sognavamo essere. Onde imprudenti in un mare mosso. Come quello che fissava. Doveva tornare, sarebbe tornato. Ma stavolta avrebbe dovuto mettere le cose a posto. L'omicidio di Valerio aveva riportato indietro la mente, ai giorni degli scioperi, delle manifestazioni e delle botte della polizia. Quando credere in un mondo diverso era una speranza. L'alba delle nostre vite. Notti di discussioni e preparativi. Striscioni e scritti. Ma ora, molti anni dopo, non aveva più senso tutto questo. Rimaneva solo l'eco di tutto il marcio di questa epoca. I giornali parlavano di una rapina. Pierre sapeva che non era cosi. "Tutto torna, prima o poi" cosi gli aveva scritto Valerio una settimana prima. Che cosa era successo? Cosa sarebbe tornato?


Il Menu di Pierre Andrè


Pierre si svegliò molto presto, erano circa le 6. Avrebbe passato tutta la mattina ad acquistare gli ingredienti giusti per preparare la cena. Ognuno nel posto giusto. Il vecchio macellaio, il pescinvendolo, l'ortolano. Il concetto di supermercato in una cena così lo aveva bandito. Alel 8 già gironzolava per il mercato rionale. Assaggiava, domandava. Sembrava respira l'eternità del mondo tra quegli odori di basilico, verdure e frutta. La sala quella mattina sembrava mettere in mostra i propri odori migliori per attirare la sua attenzione. E così andando fino a Montale per comprare la carne a Km 0, a Viareggio ed a Lucca per pesce e pasta ed, infine, alla cantina del vecchio Quinto per il vino, Pierre, compii quel viaggio necessario a costruire una cena in cui il gusto sia l'attore principale.
Al pomeriggio, verso le 15, spalancò le finestre del suo attico che guardavano l'Appennino e sorvegliavano il centro cittadino  in basso. Mise "Per amor del Cielo" di Bobo Rondelli nello stereo. Dispose materia prima e pentole sul tavole e dette avvio alla sua opera d'arte. Un regalo profondo, curato e pieno della sua anima da donare ai suoi commensali. 

Antipasto:

- Parmigiano e Pecorino staginato bagnati da un miele al mirtillo;
- Crostini della bandiera catlana: con salasa di curry e pomodorini;
- Assaggio di salumi: Mortadella di Prato, Prosciutto dolce di Parma, Bresaola della Valtellina, Jamon Serrano e salame de Vic.

Vino abbinato: Domaine Sainte-Lucie - Cuvée Premium Rosé 2011 (vino della Provenza), Marzemino trentino

Primo:

- Paella di mare con riso del delta dell'Ebro; 
- Ragù emiliano con tordelli lavorati a mano.

Vino abbinato: Can Feixes - Selecció - Blanco 2011, Chianti Classico Riserva DOCG - Le Baròncole - Fattoria San Giusto a Rentennano - Annata 2006

Secondo:

- Coniglio alla diavola;
- Filetto di maiale in crosta con pane e pancetta;
- Sorbetto;
- Pulpo alla Gallega;
- Catalana di pesce.

Vino abbinato: Morellino di Scansano - Fattoria Le pupille - 2006; Vermentino di Gallura DOC -Genesi - 2010.

Dolce:

- Torta di Santiago;
- Torta di Pere e cioccolato.

Vino abbinato: Vino Passito bianco Tre Filer "Ca' Dei Frati"