Sento un nostalgia che mi chiama. Si è il mio nome quello che le note disegnano nella mia testa. Una sensazione di profondo abbandono mi assuefà.
Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
lunedì 20 settembre 2010
...
ed adesso che il sole se n'è andato, ed il buio mi ruba gli occhi, eccoti mia dolce malinconia che come ogni notte accarezzi la mia anima, cullandomi nei miei pensieri e dolori più profondi, come si fosse una droga. Mi lascio prendere da queste sensazioni rimanendone prigioniero.
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