Sento un nostalgia che mi chiama. Si è il mio nome quello che le note disegnano nella mia testa. Una sensazione di profondo abbandono mi assuefà.
Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
lunedì 20 settembre 2010
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