Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
venerdì 25 giugno 2010
Stelle
Sento questo vuoto, che mi risucchia. Un dolore senza nome, guida il mio sentire.
Durante questa notte, ci incontreremo lassù dove le stelle brillano e la luce nasconde il dolore.
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