Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
sabato 27 novembre 2010
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Vedi - disse il vecchio Sante, al nipote- il comunismo, in fin dei conti, è un sogno, uno splendido sogno. Come tutti i sogni, lo possiamo paragonare ad una bella donna che suscita l'amore in tutti gli uomini. Ma come nel peggiore degli incubi ad averla sono solo dei balordi che la violentano selvaggiamente e ciò che resta davanti agli occhi dei più non è ne la donna, nello stesso sogno ma, purtroppo, i segni della violenza. Come nel paesino dell'angolo piu profondo del mondo non si accusa lo stupratore, ma la donna violata.
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