mercoledì 7 settembre 2011

Appoggiati a me

Appena prima dell'alba la svegliai e decisi di parlarle:


"Mi fermerei volentieri a guardare il nostro bacio, ma devo andare. Sento un insana inquietudine dentro al cuore, sento il desiderio, la necessità di non fermarmi, non ora. Vorrei che anche tu non ti fermassi. Ma ognuno ha il suo mare da solcare.

Come sarebbe bello poter solcare insieme lo stesso mare, capitani delle nostre vite.

Mi manca tutto questo, tutta questa novità, tutta questa felice banalità. La vita ti semina sempre dentro qualcosa, dentro me è ancora germoglio, e qui non c'è spazio e tempo per me."


"Il destino ci ha portato qui -rispose Saskia avvolta in una veste bianca come una dea- ma per restarci dobbiamo volerlo. Quello che senti è solo paura. Paura di fermarti, paura di guardarti, paura di scoprire che esiste anche la normalità. Tu sei pieno di certezze, di idee; ma queste sono la causa di questo tuo fuggire.

Sai benissimo che si deve accettare che tutto ha un inizio ed una fine, che non c'è felicità senza sofferenza. Tu per paura di soffrire te ne vai. Dove andrai? e da li quanto ci metterai ad andartene? Non puoi scapapre da stesso".


Rimasi a guardarla, stupito della donna, della madre, della figlia che avevo davanti. Le donne sono veramente l'altra metà della mela, perchè hanno le chiavi. SOno la luce nell'oscurità di ogni uomo.


Continuò:


" Tutta la tua vita, solo messaggi. Ci sono cose che devono essere dette, i puntini non servono a niente. I messaggi sono inutili, accettando di dare alle persone la verità,accetterai di dirla a te stesso. Alessio siamo liberi, noi siamo liberi di scegliere, di smetterla di ingannarci, di smetterla di credere che possiamo ingannare chi siamo e sfuggire al corso della vita, sii tu a scegliere, e non farti scegliere dalla vita."


Guardai verso il letto c'era una vecchia frase di quando ero piu piccolo: " Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo " Era una frase di Gandhi.


"Ma qual'è il cambiamento che voglio?" le domandai.


"Vieni qui appogiati a me, anche se non potrò alleviare la tua sofferenza potrò stringerti le mani ed in silenzio essere in te"


Non c'è verso aveva trovato il modo giusto di continuare a camminare insieme. Insieme a lui. Ovunque.


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