Pierre pensò che gli sarebbe mancato quel mare. Non il mare. Quel mare, il suo. Il mediterraneo appartenenza ed identità di chi è senza terra, senza radici definite. Simbolo di marinai in balia delle loro vite. Non la coglionaggine del turista, dell'immensa sfilata che si svolge ogni estate lungo le spiagge. Non la mercificazione di un modo di essere. Gli sarebbe mancato il mare. Soprattutto quell
o dell'inverno e della notte. Quello della pioggia. Quello con cui parlare, sfogarsi. Unico appiglio in un epoca di incertezze. Il Mediterraneo fonte di vita e di morte. Di rinascita. Pierre decise di immergersi per un ultimo bagno, prima di tornare in Italia. Un bagno simbolico, un abbraccio di commiato. Qualcosa che sarebbe appartenuto per sempre a quella parte di se, a quelle onde eterne, che dallo stretto di Gibilterra fino a Barcellona, passando per Marsiglia, Genova e Livorno, avrebbero significato casa.
L'aereo era entrato in territorio italiano, Pisa era vicina. Stavo tornando verso casa. Erano passati circa 3 anni da quando era stato a Pistoia. Anche allora era autunno. La sua stagione preferita. I colori, gli odori, il sole e le piogge d'autunno gli regalavano quelle sfumature malinconiche in cui rivivono i ricordi.
"Pierre, Pierre" si sentì chiamare all'uscita dell'areoporto, era Lucia. Bella, con i suoi lunghi capelli neri ed i suoi tratti tipici del sud Italia. Gracile e forte insieme. Adolescenziale nei suoi seni piccoli e proporzionati. "Ho ricevuto il tuo messaggio, volevo essere la prima a rivederti". Pierre la guardò intensamente. Avrebbe voluto baciarla. Nonostante tutti questi anni, e le avventure nel mezzo, c'era ancora quell'attrazione reciproca come 10 anni prima, quando si conobbero. Si erano amati, si erano traditi, si erano feriti. Avevano scopato e avevano fatto l'amore. Ma erano ancora uniti. "Sono tornato per scoprire la verità sulla morte di Valerio".
"Lo sapevo, ti ha ingaggiato la famiglia?" rispose lei.
"No, mi ha ingaggiato la mia coscienza. 3 anni fa me ne andai dopo aver scoperto la vostra relazione. Non gli avevo più rivolto parola. Non glielo avevo perdonato. Non me l'ero perdonato"
"Andiamo, ti hanno preparato un pranzo speciale!"
o dell'inverno e della notte. Quello della pioggia. Quello con cui parlare, sfogarsi. Unico appiglio in un epoca di incertezze. Il Mediterraneo fonte di vita e di morte. Di rinascita. Pierre decise di immergersi per un ultimo bagno, prima di tornare in Italia. Un bagno simbolico, un abbraccio di commiato. Qualcosa che sarebbe appartenuto per sempre a quella parte di se, a quelle onde eterne, che dallo stretto di Gibilterra fino a Barcellona, passando per Marsiglia, Genova e Livorno, avrebbero significato casa.
L'aereo era entrato in territorio italiano, Pisa era vicina. Stavo tornando verso casa. Erano passati circa 3 anni da quando era stato a Pistoia. Anche allora era autunno. La sua stagione preferita. I colori, gli odori, il sole e le piogge d'autunno gli regalavano quelle sfumature malinconiche in cui rivivono i ricordi.
"Pierre, Pierre" si sentì chiamare all'uscita dell'areoporto, era Lucia. Bella, con i suoi lunghi capelli neri ed i suoi tratti tipici del sud Italia. Gracile e forte insieme. Adolescenziale nei suoi seni piccoli e proporzionati. "Ho ricevuto il tuo messaggio, volevo essere la prima a rivederti". Pierre la guardò intensamente. Avrebbe voluto baciarla. Nonostante tutti questi anni, e le avventure nel mezzo, c'era ancora quell'attrazione reciproca come 10 anni prima, quando si conobbero. Si erano amati, si erano traditi, si erano feriti. Avevano scopato e avevano fatto l'amore. Ma erano ancora uniti. "Sono tornato per scoprire la verità sulla morte di Valerio".
"Lo sapevo, ti ha ingaggiato la famiglia?" rispose lei.
"No, mi ha ingaggiato la mia coscienza. 3 anni fa me ne andai dopo aver scoperto la vostra relazione. Non gli avevo più rivolto parola. Non glielo avevo perdonato. Non me l'ero perdonato"
"Andiamo, ti hanno preparato un pranzo speciale!"
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