Durante questa notte, ci incontreremo lassù dove le stelle brillano e la luce nasconde il dolore.
Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila: (Giovanni Pascoli)
venerdì 25 giugno 2010
venerdì 18 giugno 2010
Forza!
Come quando mi allenavo ed il mio istruttore mi disse:
-Quando sei stanco, e senti i crampi, è quello il momento di non arrendersi, è questo il momento in sui capisci se sei uno su 1000 oppure uno dei mille.Coraggio!
Ecco oggi che sento la fatica, lo stress....nonostante abbia già percorso una buona parte della salita, vedo la vetta ancora lontana e mi sento stanco.
Adesso! Adesso è il momento di non mollare, il momento di guardare in faccia la stanchezza, lo scoramento. Adesso che la via più facile sarebbe arrendersi e sedersi. Ecco, adesso, aumento la velocità del mio passo, infischiandomene anche dei crampi. Forza!!!
giovedì 17 giugno 2010
barsa
solo un pensiero. un morso allo stomaco, il cercare una sensazione...avere voglia di tornare significa riprendere un viaggio mai finito ma solo lasciato in stand-by...ti aspetterò sveglio così quando arriverò potrai dirmi bentornato
,
Mi manca qualcosa che non ho mai avuto. Sento rumori, annuso odori e vedo colori che nascondono la nostalgia. Il cielo mi cattura, c'è qualcosa oltre la superficialità, c'è la stessa sensazione che provo fin da bambino, nonostante passino gli anni questa guida i miei passi. Il mio cammino si compirà.
Nuvole sparse
Decisi di alzarmi dal letto, ma solo per vedere come la pioggia accarezza la città. Maledizione!
Succedeva sempre più spesso e non sarebbe bastato un libro per descrivere quello che si prova, e soprattutto non ne ero capace nemmeno io.
Posso sentire nostalgia, ma non sapere per cosa?
Quella sensazione di incompiutezza, di mancanza, sembrava un taglio fatto in profondità; sentivo la necessità di qualcosa che va oltre ogni oggetto materiale.
Il bisogno di perdermi nel cielo si faceva sempre più forte; e poi quella maledetta visuale sembrava comunicarmi un senso di lontananza, sarei forse dovuto andare lontano a cercare quello che sentivo? Ma dove?
Sentendo gli odori portati dal vento, vedevo immagini nella mia mente, che mi portavano ad anni addietro, quando provavo la stessa sensazione. Sentivo lo stesso vuoto, provavo questa immensa sensazione di ricerca nascosta in fondo alla mia anima, quando pioveva a Giugno ed io imprigionato in una stupida scuola sarei voluto scappare alla ricerca. Ma di cosa?
Ancora questo mio viaggio sembra non vedere la terra, abbiamo imparato a navigare di vela, ma se non riesci a capire dove devi andare sei solo un prigioniero di questo eterno vagare che è il mare.
Ehi!
Ciao,Viola!
Aprendo la porta della stanza aveva interrotto quel mio pensiero. La guardavo in tutta la sua bellezza, in tutta la sua semplicità. I suoi occhi mi regalavano la pace.
Come mai mi guardi così?-mi disse-
Prima di risponderle la guardai intensamente, e come in un film mi passò davanti agli occhi il sogno di una vita insieme, il desiderio di costruire qualcosa di unico: l'Amore.
Ho preso una decisione-le risposi- riprendo il mio cammino, la strada da fare è ancora lunga. Vorrei restare con te, qui, per il resto dei miei giorni. Ma è la mia vita che mi chiama, devo seguirla, questa voce dentro che mi chiede di seguire il mio cammino, è il motivo per cui vivo. Mi spiace, Viola. Non seguirò niente di materiale nella vita, rinuncerò a tutto. Inseguirò una voce, un sogno.
Lei mi guardò, e come un filo s'erba steso al vento, fece passare su di se il vento che trascinava la mia vita, se ne andò. Prima di andarsene però, mi sorrise e mi disse:
Buon cammino, così dolce come la parola "home", casa, io ti aspetterò. Da qui riparte il tuo viaggio, riparte il mio attenderti. Anche se non ci siamo mai conosciuti, ti ho sempre aspettato.
Sante 2010
Succedeva sempre più spesso e non sarebbe bastato un libro per descrivere quello che si prova, e soprattutto non ne ero capace nemmeno io.
Posso sentire nostalgia, ma non sapere per cosa?
Quella sensazione di incompiutezza, di mancanza, sembrava un taglio fatto in profondità; sentivo la necessità di qualcosa che va oltre ogni oggetto materiale.
Il bisogno di perdermi nel cielo si faceva sempre più forte; e poi quella maledetta visuale sembrava comunicarmi un senso di lontananza, sarei forse dovuto andare lontano a cercare quello che sentivo? Ma dove?
Sentendo gli odori portati dal vento, vedevo immagini nella mia mente, che mi portavano ad anni addietro, quando provavo la stessa sensazione. Sentivo lo stesso vuoto, provavo questa immensa sensazione di ricerca nascosta in fondo alla mia anima, quando pioveva a Giugno ed io imprigionato in una stupida scuola sarei voluto scappare alla ricerca. Ma di cosa?
Ancora questo mio viaggio sembra non vedere la terra, abbiamo imparato a navigare di vela, ma se non riesci a capire dove devi andare sei solo un prigioniero di questo eterno vagare che è il mare.
Ehi!
Ciao,Viola!
Aprendo la porta della stanza aveva interrotto quel mio pensiero. La guardavo in tutta la sua bellezza, in tutta la sua semplicità. I suoi occhi mi regalavano la pace.
Come mai mi guardi così?-mi disse-
Prima di risponderle la guardai intensamente, e come in un film mi passò davanti agli occhi il sogno di una vita insieme, il desiderio di costruire qualcosa di unico: l'Amore.
Ho preso una decisione-le risposi- riprendo il mio cammino, la strada da fare è ancora lunga. Vorrei restare con te, qui, per il resto dei miei giorni. Ma è la mia vita che mi chiama, devo seguirla, questa voce dentro che mi chiede di seguire il mio cammino, è il motivo per cui vivo. Mi spiace, Viola. Non seguirò niente di materiale nella vita, rinuncerò a tutto. Inseguirò una voce, un sogno.
Lei mi guardò, e come un filo s'erba steso al vento, fece passare su di se il vento che trascinava la mia vita, se ne andò. Prima di andarsene però, mi sorrise e mi disse:
Buon cammino, così dolce come la parola "home", casa, io ti aspetterò. Da qui riparte il tuo viaggio, riparte il mio attenderti. Anche se non ci siamo mai conosciuti, ti ho sempre aspettato.
Sante 2010
Verso la fine
e aspettò la pioggia per nascondere le lacrime, e aspettaò il sole per ridere ma quando arrivò la neve si ghiacciarono i suoi pensieri e fu allora che sparì.
Adesso stava lì seduto su una pietra a guardare il vuoto e pensava alla vita, quando sarebbe tornato ad assaporarla, quando quella gabbia sarebbe sparita e se lei fosse tornata...
Ma poi guardò i suoi capelli bianchi e si ricordò quando 60 anni prima aveva conosciuto quella ragazzina che sarebbe diventata sua moglie e che fino a tre mesi fa ogni mattina per tutti questi anni gli aveva data un motivo per vivere.
E ora?...ora non c'è più l' età dalla sua, la resistenza era già finita da anni, le sue canzoni preferite erano diventate roba vecchia.
Cantando la loro canzone "ohi marì, ohi marì, quanti sonni devo perder per te, fammi dormire ohi marì ohi marì" chiuse gli occhi e decise di dormire.
Il sole lo risvegliò e come se niente fosse si alzò e decise di tornare e verso la fine del giorno sorrise il ricordo lo aveva salvato.
Adesso stava lì seduto su una pietra a guardare il vuoto e pensava alla vita, quando sarebbe tornato ad assaporarla, quando quella gabbia sarebbe sparita e se lei fosse tornata...
Ma poi guardò i suoi capelli bianchi e si ricordò quando 60 anni prima aveva conosciuto quella ragazzina che sarebbe diventata sua moglie e che fino a tre mesi fa ogni mattina per tutti questi anni gli aveva data un motivo per vivere.
E ora?...ora non c'è più l' età dalla sua, la resistenza era già finita da anni, le sue canzoni preferite erano diventate roba vecchia.
Cantando la loro canzone "ohi marì, ohi marì, quanti sonni devo perder per te, fammi dormire ohi marì ohi marì" chiuse gli occhi e decise di dormire.
Il sole lo risvegliò e come se niente fosse si alzò e decise di tornare e verso la fine del giorno sorrise il ricordo lo aveva salvato.
Arrivederci amore ciao
Quando Anne entrò in casa non la volli guardare, la sua bellezza mi avrebbe distrutto più di quanto non avesse fatto deludendomi.
Le dissi di sedere vicino al fuoco, perchè speravo di rendere meno freddo il gelo che le mie parole avrebbero portato in lei.
Vedi -dissi- tu mi hai deluso, tu sei stata capace di togliermi quell' ultima speranza che avevo di poter dire ad una persona non sono innamorato di te, perchè ti amo.
Ti ho pensata fantastica, ti ho sognato come un angelo, ti ho sentito diversa dal mondo, ho riaperto gli occhi ed eri solo l' esempio peggiore dell' universo femminile, copia tra le copie, riassunto tra i riassunti...stupida immagine piena di banalità.
La prima cosa che sentii terminate le mie parole fu una risata piena di follia, quella follia giudata dalla disperazione, guidata dalla consapevolezza che se quelle parole erano uscite, significa che sarebbe restate per sempre.
Dopo il riso venne il silenzio, il lungo e gelido silenzio, che ricordava quell' inverno in cui ci eravamo conosciuti ed in cui senza domandarci niente incominciò a distruggerela mia speranza.
Infine arrivò il pianto, il terribile pianto di chi sà di aver buttato ciò che aveva sempre cercato; l' amore. Ma che per la sua stupidità non fu capace di riconoscere e tenere con se.
Io non sono mai stato un tipo stronzo con le donne, le ho sempre amate, non le ho mai tradite; ma loro sembrano odiare quelli come me, perchè non diamo loro un motivo sufficente per odiarci.
Ma se odio ed amore sono faccie uguali della stessa medaglia le puoi vedere li a piangere e ridere ai tuoi piedi, implorando che sia tu il giudice.
Addio Anne - le dissi- le nostre strade si separano, non riuscirò mai a perdonarmi di non avere piu tra le mie mani le tu guance, la tua testolina....ma soprattutto non ci sarò quando tu avrai bisogno.
Fui io però ad uscire per primo e con le lacrime agli occhi, ma la sicurezza nel cuore, tra me e me dissi:
Arriverci amore ciao.
Le dissi di sedere vicino al fuoco, perchè speravo di rendere meno freddo il gelo che le mie parole avrebbero portato in lei.
Vedi -dissi- tu mi hai deluso, tu sei stata capace di togliermi quell' ultima speranza che avevo di poter dire ad una persona non sono innamorato di te, perchè ti amo.
Ti ho pensata fantastica, ti ho sognato come un angelo, ti ho sentito diversa dal mondo, ho riaperto gli occhi ed eri solo l' esempio peggiore dell' universo femminile, copia tra le copie, riassunto tra i riassunti...stupida immagine piena di banalità.
La prima cosa che sentii terminate le mie parole fu una risata piena di follia, quella follia giudata dalla disperazione, guidata dalla consapevolezza che se quelle parole erano uscite, significa che sarebbe restate per sempre.
Dopo il riso venne il silenzio, il lungo e gelido silenzio, che ricordava quell' inverno in cui ci eravamo conosciuti ed in cui senza domandarci niente incominciò a distruggerela mia speranza.
Infine arrivò il pianto, il terribile pianto di chi sà di aver buttato ciò che aveva sempre cercato; l' amore. Ma che per la sua stupidità non fu capace di riconoscere e tenere con se.
Io non sono mai stato un tipo stronzo con le donne, le ho sempre amate, non le ho mai tradite; ma loro sembrano odiare quelli come me, perchè non diamo loro un motivo sufficente per odiarci.
Ma se odio ed amore sono faccie uguali della stessa medaglia le puoi vedere li a piangere e ridere ai tuoi piedi, implorando che sia tu il giudice.
Addio Anne - le dissi- le nostre strade si separano, non riuscirò mai a perdonarmi di non avere piu tra le mie mani le tu guance, la tua testolina....ma soprattutto non ci sarò quando tu avrai bisogno.
Fui io però ad uscire per primo e con le lacrime agli occhi, ma la sicurezza nel cuore, tra me e me dissi:
Arriverci amore ciao.
Ohi l' amor
Mentre tornavo a casa ho sentito una canzone che mi ha fatto pensare all' amore, a cosa serve o cos'è.
La canozne era la ballata del Michè di De Andrè. Complice la musica, ho pensato che l' amore non è un sentimento fermo, ma è come una canzone l' inizio lo canti preso dalla passione e nello scorrere delle note, queste si cambiano e devi imparare a cantare la canzone non con la voce della passione ma imparando a vivere quella canzone nel suo più profondo significato, devi formarci un tutt'uno.
La canzone in ogni sua strofa costruisce una favola che ti prende e ti porta in questo viaggio nel microcosmo di un amore intenso.
Il Michè ha voluto morire perchè ti restasse il ricordo del bene profondo
che aveva per te......qui è rinchiuso il significato fi amore più profondo, nel momento che riesci a rimanere nel ricordo di una persona non hai più limiti.
Il ricordo è un qualcosa che ognuno tiene dentro di se, ognuno rivive a modo suo, ognuno lo tira fuori nei momenti più significativi...per questo lasciando ogni giorno il tuo ricordo nella vita di un altra persona hai la possibilità di scrivere nella sua anima.
Liberi di essere liberi insieme...sapendo che ogni tuo passo è lo stesso passo che ,chi vive nel tuo identico respiro, sogna per te.
Ogni parola è quella che aspettavi, due vite che si incrociano nel tempo musicale giusto ballando come un tango, un valzer oppure correndo come una canzone rock'n roll, ma senza mai sbagliare tempo, perchè sono i musicisti che sbagliano,non la musica.
A volte ci portano dolore e tante volte gioie, ma sempre ci fanno sentire quella sensazione nello stomaco che ti fa sentire attaccato alla tua anima.
L' amore non è per sempre. è per tutto il tempo che deve essere vissuto, per tutto il tempo che lo vogliamo vivere, ma soprattuto non è mai per caso.
La canozne era la ballata del Michè di De Andrè. Complice la musica, ho pensato che l' amore non è un sentimento fermo, ma è come una canzone l' inizio lo canti preso dalla passione e nello scorrere delle note, queste si cambiano e devi imparare a cantare la canzone non con la voce della passione ma imparando a vivere quella canzone nel suo più profondo significato, devi formarci un tutt'uno.
La canzone in ogni sua strofa costruisce una favola che ti prende e ti porta in questo viaggio nel microcosmo di un amore intenso.
Il Michè ha voluto morire perchè ti restasse il ricordo del bene profondo
che aveva per te......qui è rinchiuso il significato fi amore più profondo, nel momento che riesci a rimanere nel ricordo di una persona non hai più limiti.
Il ricordo è un qualcosa che ognuno tiene dentro di se, ognuno rivive a modo suo, ognuno lo tira fuori nei momenti più significativi...per questo lasciando ogni giorno il tuo ricordo nella vita di un altra persona hai la possibilità di scrivere nella sua anima.
Liberi di essere liberi insieme...sapendo che ogni tuo passo è lo stesso passo che ,chi vive nel tuo identico respiro, sogna per te.
Ogni parola è quella che aspettavi, due vite che si incrociano nel tempo musicale giusto ballando come un tango, un valzer oppure correndo come una canzone rock'n roll, ma senza mai sbagliare tempo, perchè sono i musicisti che sbagliano,non la musica.
A volte ci portano dolore e tante volte gioie, ma sempre ci fanno sentire quella sensazione nello stomaco che ti fa sentire attaccato alla tua anima.
L' amore non è per sempre. è per tutto il tempo che deve essere vissuto, per tutto il tempo che lo vogliamo vivere, ma soprattuto non è mai per caso.
Quando vidi Anne la prima volta
Quando vidi Anne la prima volta avevano l' eta della speranza, la speranza che forse si è meno soli in questo deserto che è la vita.
La prima cosa inteligente che ebbi il coraggio di dirle fu, scappiamo?
Lei con i suoi occhi pieni di vita, con il suo sorriso innocente e profondo mi rispose: "Si".
Ecco in quell' attimo ho desiderato veramente scappare, lasciare tutto; far calare sopra di noi una campana di vetro e passare l' eternità li sotto...ed ogni volta che sarebbe stata agitata la campana sarebbe scesa la neve.
I giorni sono ore, le ore sono attimi; passati insieme ad Anne vedevo nei suoi occhi l' eternità, la via di fuga. Ogni giorno scrutavo negli occhi della gente e vedevo disperazione, banalità, mediocrità.
Nooooooo, Anne tu no!!!..avrei voluto dirglielo, Avevo letto piu in profondità di tutti, le leggevo l' anima, dannnazione! se solo non fossimo stati così lontani...ma i Km non sono niente se bruciati dal desiderio.
Oh, cara Anne finalmente domani saremo vicini, e quella fotografia nella mia testa, renderà felice un istante.
La prima cosa inteligente che ebbi il coraggio di dirle fu, scappiamo?
Lei con i suoi occhi pieni di vita, con il suo sorriso innocente e profondo mi rispose: "Si".
Ecco in quell' attimo ho desiderato veramente scappare, lasciare tutto; far calare sopra di noi una campana di vetro e passare l' eternità li sotto...ed ogni volta che sarebbe stata agitata la campana sarebbe scesa la neve.
I giorni sono ore, le ore sono attimi; passati insieme ad Anne vedevo nei suoi occhi l' eternità, la via di fuga. Ogni giorno scrutavo negli occhi della gente e vedevo disperazione, banalità, mediocrità.
Nooooooo, Anne tu no!!!..avrei voluto dirglielo, Avevo letto piu in profondità di tutti, le leggevo l' anima, dannnazione! se solo non fossimo stati così lontani...ma i Km non sono niente se bruciati dal desiderio.
Oh, cara Anne finalmente domani saremo vicini, e quella fotografia nella mia testa, renderà felice un istante.
Piacere Anne
Cioè non è che mi sono mai chiesto il perchè di tutto quello che accadeva, ma sò che quando guarsai nei suoi occhi; ebbi la stessa sensazione che ogni mattina provavo guardando nei miei allo specchio.
LA paura e il dolore.
Si, come negli occhi di un comico si nascondono sempre i sentimenti opposti; nei suoi occhi che pur zampillavano di vita; vedevo nascosto laggiù in profondita un dolore taciuto. Un dolore che mai aveva confessato a nessuno, forse neanche a se stessa, aveva mai avuto il coraggio di dirlo.
E dopo là dietro, nel primo angolo dopo il dolore; notai la paura, la terribile paura di una persona ferita; la paura che qualcuno le faccia sentire dolore; così si anestetizzò e spari dentro se stessa.
Ecco questo pensiero i entrò in testa nel secondo che trascorre tra la stretta di mano e la banalissima parola : "Piacere Anne".
Non risposi, guardai i suoi occhi...ma forse erano i miei.
LA paura e il dolore.
Si, come negli occhi di un comico si nascondono sempre i sentimenti opposti; nei suoi occhi che pur zampillavano di vita; vedevo nascosto laggiù in profondita un dolore taciuto. Un dolore che mai aveva confessato a nessuno, forse neanche a se stessa, aveva mai avuto il coraggio di dirlo.
E dopo là dietro, nel primo angolo dopo il dolore; notai la paura, la terribile paura di una persona ferita; la paura che qualcuno le faccia sentire dolore; così si anestetizzò e spari dentro se stessa.
Ecco questo pensiero i entrò in testa nel secondo che trascorre tra la stretta di mano e la banalissima parola : "Piacere Anne".
Non risposi, guardai i suoi occhi...ma forse erano i miei.
Viaggio intorno a me 1998
1
Ansia, paura
mi sento svenire
deve essere uguale
la paura di morire
Sudo, tremo
vorrei urlare
vorrei scappare
Mi sento nudo
in un angolo seduto
a tremare e piangere
Impaurito dal mondo
Atterrito dal futuro
2
Ogni volta ritorna
lotto, ma mi sopraffà
La paura e l'ardore
la battaglia e la sconfitta
Trema il cuore
pulsa più forte il sangue
Mi sento solo
sono solo
Dio ti chiamo
invoco il tuo aiuto
3
Assenza di ardore
è la vena dello scrittore
Il verso è la mano
che trascrive il disagio
Dal profondo dell'anima
l'inchiostro si fa emozione
4
Ho sentito un dolore
ho sentito gridare
ti ho vista soffrire
ti ho vista morire
Ho sognato il tuo viso
ho sognato il tuo ritorno
correvi in un prato
ti nascondevi tra i fiori
Ansia, paura
mi sento svenire
deve essere uguale
la paura di morire
Sudo, tremo
vorrei urlare
vorrei scappare
Mi sento nudo
in un angolo seduto
a tremare e piangere
Impaurito dal mondo
Atterrito dal futuro
2
Ogni volta ritorna
lotto, ma mi sopraffà
La paura e l'ardore
la battaglia e la sconfitta
Trema il cuore
pulsa più forte il sangue
Mi sento solo
sono solo
Dio ti chiamo
invoco il tuo aiuto
3
Assenza di ardore
è la vena dello scrittore
Il verso è la mano
che trascrive il disagio
Dal profondo dell'anima
l'inchiostro si fa emozione
4
Ho sentito un dolore
ho sentito gridare
ti ho vista soffrire
ti ho vista morire
Ho sognato il tuo viso
ho sognato il tuo ritorno
correvi in un prato
ti nascondevi tra i fiori
Introspezione di un essere complesso
E' solo ascoltando alcune frasi o alcune musiche che riesco ad emozionarmi, o perlomeno a sentire che vivo; esclamò il ragazzo.
Tu non capisci - esordì il vecchio Dino- tu oggi mi dici queste parole, con tono rassegnato e sommesso, ma come fai?. DImmi come fai a venti anni, dire a me che ne ho ottanta; che non riesci più ad emozionarti.
Vedi Dino, ho ventisette anni, e mi sembra di averne il doppio dei tuoi; tutto ciò che avevo di caro è sparito. Puff! In un attimo non c' era più. Tutte le volte non mi son dato per vinto ed ho ricominciato da capo, ho ricominciato a vivere, ad amare a soffrire. Ma adesso non sento più niente, non sento l' amore, non sento il dolore....l' unica cosa che riesco a sentire è solo un sentimento di nostalgia e di mancanza. Una volta scrivevo, oggi non lo faccio più.
Tu hai paura! - esclamò il vecchio guardando le montagne bianche - non devi aver paura, la vita è una continua perdita, è un continuo ricominciare...la vita ci impone di viverla, non di subirla.
Ma io non sento!
Tu non vuoi sentire! - urlò il vecchio- tu non vuoi amare per paura di essere tradito, tu non vuoi affezionarti per paura di essere abbandonato. Hai lasciato che la paura diventasse il sentimento che guida le tue azioni. Ma cosa ti rimane? cosa hai avuto in cambio?
Ma io sono felice così.
Tu non sei felice così, tu credi di essere felice! il che è ben diverso. Gli anni passano, oggi tu hai la possibilità di fare e disfare tutto ciò che vuoi. Ma se non incominci nuovamente a sentire, non avrà senso che tu vada avanti, tanto vale morire no? Quando incomincerai ad invecchiare, a camminare con un bastone, cosa credi che ti tenga in vita?...La forza e l' amore...(con minor impeto) Questo mi fa stare ancora qui, vivo, a vegliare su di te.
Ma io non ci riesco.
Vivi! Ama! Soffri! fai tutto ciò che credi sia necessario per farti sentire felice e vivo...Ma fallo!; il dolore è occasione di crescita; l' indifferenza è la compagna della morte. Adesso vai e pensa a tutto questo.
Il ragazzo incominciò a correre per il bosco, e correva veloce, sempre più veloce e sempre più veloce scorrevano le sue lacrime sul viso. Arrivò alla così detta vetta del lupo, e da qui emise un grido:
Felicitàààààààààààààààà, tornaaaaaaaaaaa ti aspettoooooooooooo.
Nello stesso momento il vecchio chiuse gli occhi e non li riaprì mai più.
Tu non capisci - esordì il vecchio Dino- tu oggi mi dici queste parole, con tono rassegnato e sommesso, ma come fai?. DImmi come fai a venti anni, dire a me che ne ho ottanta; che non riesci più ad emozionarti.
Vedi Dino, ho ventisette anni, e mi sembra di averne il doppio dei tuoi; tutto ciò che avevo di caro è sparito. Puff! In un attimo non c' era più. Tutte le volte non mi son dato per vinto ed ho ricominciato da capo, ho ricominciato a vivere, ad amare a soffrire. Ma adesso non sento più niente, non sento l' amore, non sento il dolore....l' unica cosa che riesco a sentire è solo un sentimento di nostalgia e di mancanza. Una volta scrivevo, oggi non lo faccio più.
Tu hai paura! - esclamò il vecchio guardando le montagne bianche - non devi aver paura, la vita è una continua perdita, è un continuo ricominciare...la vita ci impone di viverla, non di subirla.
Ma io non sento!
Tu non vuoi sentire! - urlò il vecchio- tu non vuoi amare per paura di essere tradito, tu non vuoi affezionarti per paura di essere abbandonato. Hai lasciato che la paura diventasse il sentimento che guida le tue azioni. Ma cosa ti rimane? cosa hai avuto in cambio?
Ma io sono felice così.
Tu non sei felice così, tu credi di essere felice! il che è ben diverso. Gli anni passano, oggi tu hai la possibilità di fare e disfare tutto ciò che vuoi. Ma se non incominci nuovamente a sentire, non avrà senso che tu vada avanti, tanto vale morire no? Quando incomincerai ad invecchiare, a camminare con un bastone, cosa credi che ti tenga in vita?...La forza e l' amore...(con minor impeto) Questo mi fa stare ancora qui, vivo, a vegliare su di te.
Ma io non ci riesco.
Vivi! Ama! Soffri! fai tutto ciò che credi sia necessario per farti sentire felice e vivo...Ma fallo!; il dolore è occasione di crescita; l' indifferenza è la compagna della morte. Adesso vai e pensa a tutto questo.
Il ragazzo incominciò a correre per il bosco, e correva veloce, sempre più veloce e sempre più veloce scorrevano le sue lacrime sul viso. Arrivò alla così detta vetta del lupo, e da qui emise un grido:
Felicitàààààààààààààààà, tornaaaaaaaaaaa ti aspettoooooooooooo.
Nello stesso momento il vecchio chiuse gli occhi e non li riaprì mai più.
Ricordo
La musica trasporta
la mia mente
in un viaggio verso
molti anni fà
Chi già non c’era
e chi un giorno
non ci sarebbe stato
mi vengono incontro
Vorrei che il viaggio
non finisse mai
e che portasse le immagini
fuori dall’ emozione
che si scioglie sul mio viso
Non escono le parole
ma lacrime e sorrisi
per un immagine
o una parola
che ritornano
Le corse di un bambino
con suo nonno
le risate di un ragazzo
con suo padre
il desiderio di una sorella
che mi vola accanto
Una fragilità che
rompe la gioia di un bimbo
non uguale a gli altri
che gioca con se stesso
e fuggie dalla tristezza
Ecco finisce il viaggio
ma rimangono i ricordi
l’ esempio che insegna
a non arrendersi mai
E so che ogni volta
che cadrò
che gioirò
che piangerò
che riderò
che esulterò
i miei angeli saranno lì
pronti a farmi volare
nell’ infinito della vita.
la mia mente
in un viaggio verso
molti anni fà
Chi già non c’era
e chi un giorno
non ci sarebbe stato
mi vengono incontro
Vorrei che il viaggio
non finisse mai
e che portasse le immagini
fuori dall’ emozione
che si scioglie sul mio viso
Non escono le parole
ma lacrime e sorrisi
per un immagine
o una parola
che ritornano
Le corse di un bambino
con suo nonno
le risate di un ragazzo
con suo padre
il desiderio di una sorella
che mi vola accanto
Una fragilità che
rompe la gioia di un bimbo
non uguale a gli altri
che gioca con se stesso
e fuggie dalla tristezza
Ecco finisce il viaggio
ma rimangono i ricordi
l’ esempio che insegna
a non arrendersi mai
E so che ogni volta
che cadrò
che gioirò
che piangerò
che riderò
che esulterò
i miei angeli saranno lì
pronti a farmi volare
nell’ infinito della vita.
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